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Reddito dichiarato / Mutuo patrimoniale dichiarato (SISA)

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Demistificazione dei prestiti con reddito dichiarato/ipoteca sui beni dichiarati (SISA).

Comprendere le sfumature delle opzioni di mutuo è fondamentale per i potenziali acquirenti di case, soprattutto quando si tratta di finanziamenti alternativi come i prestiti SISA (Stated Reddito Dichiarato Attivo). Approfondiamo cosa comportano i prestiti SISA, il loro contesto storico e il loro impatto sul mercato immobiliare.

Decifrare i prestiti SISA: una panoramica

I prestiti SISA, noti anche come prestiti senza reddito e senza asset (NINA) o prestiti bugiardi, consentono ai mutuatari di dichiarare il proprio reddito e patrimonio senza verifica da parte del prestatore. Originariamente progettati per soddisfare i lavoratori autonomi e quelli con fonti di reddito non convenzionali, i prestiti SISA hanno guadagnato notorietà durante la crisi dei mutui subprime del 2008.

Svelare le origini dei prestiti SISA

La genesi dei prestiti SISA risiede nell'affrontare le situazioni finanziarie specifiche dei mutuatari, come i lavoratori autonomi con redditi fluttuanti o quelli che dipendono da guadagni in contanti come le mance. Bypassando i tradizionali processi di verifica del reddito, i prestiti SISA miravano a facilitare la proprietà della casa per gli individui con flussi di reddito non standard.

Ascesa e declino dei prestiti SISA

Inizialmente, i prestiti SISA imponevano requisiti rigorosi ai mutuatari, tra cui tassi di interesse più elevati, acconti più elevati e soglie di punteggio di credito elevate. Tuttavia, all’inizio degli anni 2000, standard di prestito permissivi hanno portato alla proliferazione dei prestiti SISA, contribuendo alla bolla immobiliare culminata nella crisi finanziaria del 2008.

Le conseguenze e la risposta normativa

All’indomani del crollo del mercato immobiliare, i legislatori e gli enti di regolamentazione hanno esaminato attentamente i prestiti SISA, spingendo alla promulgazione del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act nel 2010. Questa legislazione imponeva severe restrizioni sui prestiti SISA, limitandone la disponibilità principalmente agli investitori che acquistavano investimenti immobiliari.