HNL (Lempira honduregna)
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L'HNL svelato: navigare nel mondo della Lempira honduregna
Svelare l'essenza della Lempira honduregna
Entra nel vibrante mondo dell'Honduras e incontrerai la Lempira honduregna (HNL), la valuta ufficiale della nazione. Composta da 100 centavos e simboleggiata dalla "L", questa valuta rende omaggio a un leader indigeno dell'Honduras del XVI secolo che resistette valorosamente al dominio coloniale spagnolo. A dicembre 2020, l’HNL veniva scambiato a circa 0,04 dollari USA, riflettendo un graduale deprezzamento rispetto al dollaro statunitense negli ultimi dieci anni.
Approfondimento sulle origini e sull'evoluzione della Lempira honduregna
Nel 1931 fece il suo debutto la Lempira honduregna, che sostituì il peso honduregno su base uno a uno. Questa transizione monetaria vide l'introduzione delle monete nel 1931, seguita dalla valuta cartacea nel 1932. Nel 1950, la struttura monetaria dell'Honduras si cristallizzò con l'istituzione della Banca Centrale dell'Honduras e la nazionalizzazione del suo sistema di pagamento.
Anche se il Congresso Nazionale proclamò la Lempira honduregna come valuta ufficiale prima del 1950, fu solo con l'istituzione della banca centrale che essa si consolidò come punto di riferimento monetario. Prima di questo momento cruciale, l’Honduras vantava solo due banche, e i servizi finanziari rimanevano sfuggenti alla stragrande maggioranza della sua popolazione. Nel tentativo di rafforzare la sicurezza, nel 2010 è entrata in circolazione una banconota da 20 lempira a base di polimeri.
Ripercorrendo l'arazzo storico dell'Honduras: dalle antiche civiltà alle lotte economiche
Situato nell'America Centrale, l'Honduras ospita un ricco arazzo di culture antiche, in particolare quella Maya. Quando i conquistadores spagnoli si mescolarono con queste popolazioni indigene nel XVI secolo, l'estrazione dell'argento emerse come una pietra angolare dell'economia locale. Dopo la conquista spagnola, l'afflusso di individui ridotti in schiavitù intensificò ulteriormente l'attenzione sull'estrazione dell'argento.
Nonostante abbia ottenuto l’indipendenza dalla Spagna nel 1821, l’Honduras è stato alle prese con una persistente instabilità politica, consolidando il suo status di una delle nazioni più povere dell’emisfero occidentale. In particolare, il termine “repubblica delle banane” ha origine dall’Honduras, coniato dallo scrittore americano O. Henry nel 1904. Questo termine racchiude paesi politicamente instabili con economie fortemente dipendenti da esportazioni specifiche, facendo eco alla duratura dipendenza dell’Honduras dalle banane.
Storicamente, l'argento dominava il portafoglio di esportazioni dell'Honduras nel 1880, con la Rosario Mining Company di New York e Honduras che emergeva come un attore di primo piano. Tuttavia, nel 20° secolo le banane hanno messo in ombra l’argento, con le esportazioni che sono salite a 21 milioni di dollari all’anno nel 1929.
Navigare nel panorama economico dell'Honduras: dalle crisi politiche ai disastri naturali
Nel corso del XX secolo, l’Honduras è stato alle prese con sconvolgimenti interni, colpi di stato militari e controversie sui confini, che gettavano ombre di incertezza finanziaria. Sebbene gli anni ’80 abbiano inaugurato una nuova costituzione e elezioni democratiche, il 2009 è stato testimone di un colpo di stato, che ha suscitato una condanna globale.
Oggi, l’economia incentrata sull’agricoltura dell’Honduras, fortemente dipendente dalle esportazioni di banane, rimane vulnerabile ai disastri naturali. La deforestazione aggrava l’erosione del suolo, mentre le attività minerarie minacciano il lago Yojoa, un importante serbatoio d’acqua dolce. Calamità naturali come l’uragano Fifi del 1974 e l’uragano Mitch del 1998 hanno devastato i raccolti di banane dell’Honduras, provocando una recessione economica.
Nonostante le iniziative del governo che promuovono la crescita economica attraverso la privatizzazione e gli accordi di libero scambio, l’Honduras è alle prese con una povertà endemica. Secondo i dati della Banca Mondiale, l’Honduras si classifica come un’economia a reddito medio-basso, con un tasso di inflazione annuo del 4,37% e una crescita del PIL del 2,65% nel 2019.