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Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria

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Svelato il ruolo del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria

Approfondimento sui fondamenti del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria

Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS) rappresenta una pietra angolare nel campo della regolamentazione bancaria internazionale. Istituito nel 1974 dai banchieri centrali dei paesi del G10, il suo obiettivo principale era quello di elaborare standard per la regolamentazione bancaria sulla scia della fine del sistema di Bretton Woods.

Esplorando la composizione e le funzioni del Comitato di Basilea

Composto da banche centrali e autorità di regolamentazione di 28 giurisdizioni, il CBVB vanta 45 membri, ciascuno dei quali contribuisce alla formulazione di standard bancari globali. Con sede a Basilea, in Svizzera, all’interno della Banca dei regolamenti internazionali (BRI), il comitato funge da piattaforma per sforzi di collaborazione volti ad affrontare le sfide normative.

Svelare il significato degli accordi di Basilea

Al centro delle iniziative del CBVB si trovano gli Accordi di Basilea, una serie di raccomandazioni politiche che hanno esercitato un'influenza significativa sulle normative bancarie globali. Avviate con Basilea I nel 1988, le successive iterazioni come Basilea II e Basilea III hanno mirato a perfezionare i requisiti patrimoniali e le metodologie di valutazione del rischio in risposta all’evoluzione del panorama finanziario.

Il percorso da seguire per la regolamentazione bancaria

Sebbene gli Accordi di Basilea offrano una guida, la loro adozione e attuazione rimangono a discrezione dei policy maker nazionali. Nonostante la loro natura non vincolante, queste raccomandazioni hanno plasmato le pratiche bancarie in tutto il mondo, sottolineando l’importanza di quadri normativi coesi nella salvaguardia della stabilità finanziaria.